“Non è continuando a sfruttare al massimo le discariche esistenti e allargandole o perdendo tempo e risorse dietro agli inutili inceneritori che si risolverà l’emergenza rifiuti in Sicilia”. Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia, lancia un duro attacco alle due principali città dell’Isola. “Fino a quando a Palermo e a Catania sarà consentito non fare la raccolta differenziata e continuare a essere responsabili del conferimento di più della metà dei rifiuti che ogni anno riempie le discariche siciliane, allora non potrà esserci nessuna soluzione alla crisi nel breve periodo. È inaccettabile che Palermo e Catania stiano dilapidando i soldi dei cittadini portando i rifiuti fuori, ritardando ogni anno, e di mese in mese, la necessaria riorganizzazione del servizio di raccolta che non può prescindere dal porta a porta a in tutta la città. Cosi come è inaccettabile che continuino a essere ancora bloccati dalla Regione decine di milioni di euro disponibili per migliorare proprio il sistema di raccolta nelle tre città metropolitane”.
“Bisogna cambiare rapidamente passo, senza più nessun alibi, nella direzione dell’economia circolare. Di certo non mancano – conclude Castronovo – né le risorse pubbliche (oltre a quelle del Pnrr), né quelle private per accelerare gli investimenti destinati sia a migliorare il sistema di raccolta differenziata sia realizzare gli impianti di recupero e riciclo dei rifiuti differenziati. Manca la volontà, mancano le competenze e, probabilmente, mancano le capacità politiche e gestionali a livello regionale per definire i procedimenti autorizzativi”.