I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (Dan) sono patologie caratterizzate da un’alterazione della relazione che la persona ha con il cibo, in pratica una preoccupazione eccessiva per il peso e per la forma fisica. Sono patologie che insorgono per lo più delle volte durante l’adolescenza. I sintomi sono digiuno, restrizione dell’alimentazione, crisi bulimiche (l’ingestione una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo, ovvero non riuscire a controllare cosa e quanto si mangia), vomito autoindotto, assunzione impropria di lassativi e/o diuretici al fine di contrastare l’aumento ponderale, intensa attività fisica finalizzata alla perdita di peso. I principali disturbi del comportamento alimentare sono l’anoressia e la bulimia.
Purtroppo solo una piccola percentuale di soggetti che soffre di un disturbo alimentare chiede aiuto. E visto che la persona all’inizio non sempre si rende conto di avere un problema si sta cercando, in Sicilia, di mettere in rete gli specialisti del settore. A Messina, nel Salone degli Specchi, si è svolto un incontro proprio sui Dan, organizzato dall’Unità operativa Dan dell’Asp di Messina in collaborazione con il Servizio prevenzione della città metropolitana, che ha coinvolto numerosi specialisti siciliani impegnati nell’assistenza di queste patologie che rappresentano un’emergenza sociale e sanitaria.
E’ stata anche affrontata sotto vari aspetti l’assistenza ai Dan attuale. E’ stato evidenziato l’aumento dei bisogni di assistenza nell’ambito della salute mentale e messa in risalto la necessità di interventi specialistici anche in ambito ospedaliero per trattare le gravi problematiche organiche correlate ai Dan. Durante l’ultima sessione sono state illustrate le varie realtà siciliane dedicate al trattamento dei Dan. Adesso, a detta degli intervenuti, “sarà di fondamentale importanza la volontà della politica sanitaria di raccogliere l’esigenza di una co-progettazione tra servizi e associazioni, al fine di istituire anche nel territorio messinese e siciliano una rete di assistenza adeguata con tutti i livelli di cura previsti”.