PALERMO – Nessun giudice a Palermo si offre per comporre il collegio che dovrà giudicare il senatore Matteo Salvini, imputato davanti alla seconda sezione della Corte d’assise di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver negato lo sbarco a Lampedusa dei profughi soccorsi in mare ad agosto del 2019 dalla nave Open Arms. Il processo, rinviato oggi per problemi di salute del presidente, è stato spostato all’8 aprile, data in cui il magistrato tornerà al suo posto. Ma uno degli ‘a latere’ è in maternità e quindi dovrà comporsi un nuovo collegio davanti al quale il dibattimento dovrà instaurarsi.
Secondo quanto si apprende, il presidente del tribunale Antonio Balsamo, attraverso un interpello, una procedura di candidatura volontaria, ha chiesto chi volesse sostituire la collega in maternità, ma al momento nessuno avrebbe risposto. Sarà dunque il vertice del tribunale a decidere il nuovo componente davanti al quale il processo riprenderà, probabilmente dando per acquisiti gli atti già svolti. Dall’inizio del dibattimento, che risale a settembre scorso, sono state celebrate tre udienze e solo nel corso di una sono stati sentiti i primi testi.
Il presidente del tribunale di Palermo Antonio Balsamo fa sapere che ieri ha nominato il giudice che sostituirà la magistrata in maternità nel collegio che giudicherà Salvini. Si tratta di Giangaspare Camerini che celebrerà il dibattimento a carico del leader della Lega insieme al presidente Roberto Murgia e all’a latere Andrea innocenti. Il provvedimento del presidente Balsamo si è reso necessario per la mancata risposta volontaria dei giudici palermitani all’interpello disposto per sostituire la magistrata in maternità.