RAGUSA – Primi provvedimenti dell’autorità giudiziaria per il caso sollevato dalla Cgil – Sicilia e Ragusa – in merito ai presunti “tamponi antigenici inattendibili” acquistati dall’Asp di Ragusa per l’intero bacino. E’ stato operato un sequestro, da parte delle Fiamme gialle di Ragusa, su disposizione della locale Procura, di 54.000 test presso la Farmacia aziendale dell’Asp di Ragusa: è il lotto di quella fornitura denunciata dalla Cgil e destinata in quota parte a Ragusa. Si tratterebbe di un sequestro probatorio; saranno effettuate delle prove per verificare l’attendibilità appunto dei test per intercettare la nuova variante omicron. Vi sarebbe un solo iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi investigativa, al momento, di frode in commercio.
La Cgil segnalava la scarsa attendibilità dei test acquistati, per la rilevazione delle varianti recenti, situazione che minava tracciabilità e contenimento del virus. L’Asp in questione, su indicazioni specifiche dell’assessorato regionale su marca e modello dei test, aveva provveduto come soggetto delegato a effettuare le procedure di acquisto per tutte le Asp di 3 milioni di test rapidi rinofaringei “marca Medical Systems s.p.a. Modello M-68 Fluorecare Sars-CoV2 Antigen, al prezzo unitario di 1,09 euro Iva esclusa”, come si legge nella delibera di affidamento fornitura all’albo pretorio dell’Azienda sanitaria locale di Ragusa.