Corridoi umanitari aperti in Ucraina per tutto il giorno, con un accordo per il cessate il fuoco vigente dalle 9 alle 21 locali (ore 8-20 in Italia) e l’appello di Kiev a Mosca a rispettarlo. Ma si apre la prima crepa con il consiglio comunale di Bucha, appena a nord di Kiev, che accusa, come riporta la Cnn, le forze russe di aver bloccato l’evacuazione dei civili attraverso il corridoio concordato.
C’è apprensione per la situazione della centrale nucleare di Chernobyl. L’interruzione di corrente alla centrale “causerà a breve il blocco dei sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare, rendendo imminenti la fuoriuscita di radiazioni”, secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba, che prevede: “Entro 48 ore potrebbero esserci perdite radioattive”. Kuleba ha invitato la comunità internazionale a chiedere alla Russia di cessare il fuoco e consentire alle unità di riparare la rete elettrica che alimenta la centrale. L’Aiea ridimensiona però l’sos: “Nessun impatto critico sulla sicurezza” dall’interruzione di corrente a Chernobyl, assicura l’agenzia internazionale secondo cui, considerando il tempo trascorso dall’incidente di Chernobyl del 1986, “il carico termico della vasca di stoccaggio del combustibile esaurito e il volume dell’acqua di raffreddamento sono sufficienti per garantire un’efficiente evacuazione del calore senza elettricità”.
A Chernobyl “ci sono oltre 2.000 tonnellate di combustibile esaurito in quattro vasche di raffreddamento, ma ora sono sufficientemente raffreddate” e una fuga di radiazioni non dovrebbe essere al momento imminente, spiega l’analista internazionale di politica energetica e nucleare, Mycle Schneider.
La Russia vuole tenere colloqui con l’Ucraina “il prima possibile, dipende dalla volontà di Kiev”, dice il portavoce del Cremlino Peskov citato dalla Tass aggiungendo però che le Repubbliche di Donetsk e Lugansk sono “Stati sovrani e indipendenti” e che Kiev dovrebbe riconoscerli come tali. Mosca accusa anche gli Usa di aver avviato “una guerra commerciale” contro di lei. E parla di “scenario pericoloso” se verrà accettata l’offerta dei jet polacchi.
La Cina dal canto suo accusa Usa e Nato di essere “responsabili della guerra” e critica la sospensione dell’import di gas negli Usa. Le società cinesi che aiutano Mosca “potrebbero subire pesanti ripercussioni”, la replica statunitense.
Un raid aereo russo ha distrutto un ospedale a Mariupol con reparti maternità e pediatrici. Lo ha riferito su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform, mostrando in un video le immagini dei detriti. Mariupol è “sotto il continuo attacco dei bombardamenti russi”, è l’allarme lanciato dal vicesindaco Sergiy Orlov, secondo quanto riporta il Guardian. Orlov ha parlato di 1.170 persone uccise, 47 sepolte oggi in una fossa comune.
“Continuano le evacuazioni dalla regione di Kiev. Più di 18 mila persone sono già state salvate da Dymer, Vorzel e Irpin. Anche oggi faremo di tutto per garantire il funzionamento dei corridoi umanitari”, dice il presidente ucraino Zelensky nell’ultimo video diffuso su Telegram. Kiev può resistere soltanto “una settimana” se le forze di Mosca la circonderanno, secondo il sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko. “Abbiamo bisogno dei jet ora, aiutateci”, è l’appello del primo cittadino che si riferisce all’eventualità che la Polonia invii dei Mig all’Ucraina. “In questo momento abbiamo la guerra a 10 chilometri dal centro della città, ed abbiamo dei soldati russi che stanno cercando di farsi strada all’interno dei quartieri: sono due settimane che girano attorno a Kiev, stanno tentando di fare pressione sui civili, sui cittadini, cercando di avvicinarsi ancora di più al centro della città”.
Un caccia intercettore russo Sukhoi Su-27 si è schiantato su un edificio residenziale nel quartiere di Osokorky, sulle rive del Dnipro a Kiev, dopo essere stato colpito dalle forze ucraine. Il pilota è riuscito ad azionare il sedile di espulsione prima dello schianto, ma è comunque morto. Gli Usa invieranno due sistemi di difesa missilistici Patriot alla Polonia, sullo sfondo delle crescenti tensioni per la guerra russa in Ucraina che potrebbe minacciare i Paesi vicini. Lo ha reso noto il comando Usa in Europa.
“Gli Stati membri stanno lavorando a un pacchetto di sanzioni che include circa cento persone, a diversi livelli del governo e della nomenclatura russa, e che spero vengano approvate prima della chiusura di questa sessione plenaria”, ha detto l’alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo.
Altri 160 nomi sono stati aggiunti alla black list Ue che prevede sanzioni contro chi si è reso responsabile o ha contribuito all’attacco contro l’Ucraina. Lo ha reso noto la Commissione Ue. Continua intanto il lavoro diplomatico, domani e dopodomani a Parigi si riunisce il Consiglio europeo informale. Oggi la vicepresidente Usa Kamala Harris è in Europa, visite in Polonia e Romania. Confermato per domani ad Antalya, in Turchia, il faccia a faccia tra Sergej Lavrov e Dmitry Kuleba, i ministri degli Esteri rispettivamente di Russia e Ucraina, ma le posizioni restano distanti. Lo stesso Kuleba si dice scettico e non ha “grandi aspettative”.