Uno strumento di diagnostica Tac di ultima generazione accorcerà i tempi di attesa al pronto soccorso del Cannizzaro di Catania ma, soprattutto, sarà indicata anche per pazienti pediatrici e non collaboranti senza dover ricorrere alla sedazione, vista la durata molto bassa. Dal punto di vista tecnico l’apparecchio è dotato di un detettore, cioè una corona sensori che registrano l’attenuazione di un fascio radiogeno (raggi X) da 160 mm che è il più ampio esistente al mondo. Questo significa che gli esami saranno 4-5 volte più veloci rispetto a sistemi tomografici tradizionali (con detettore da 40 mm) e con conseguente dose di radiazioni erogata 4-5 volte più bassa.
“La nuova Tac si adatta a qualsiasi esigenza in urgenza-emergenza, nell’ambito oncologico o per la diagnostica e la pianificazione dei trattamenti in campo chirurgico ed endovascolare, inoltre la possibilità di ridurre la dose di radiazioni, l’elevata velocità di scansione e l’ampio diametro del gantry per l’ingresso del paziente la rendono particolarmente adatta all’utilizzo pediatrico”, ha spiegato Salvatore Giuffrida, direttore generale dell’Azienda Cannizzaro. “Il sistema – ha aggiunto Domenico Patanè, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Diagnostica per Immagini – offre massima rapidità di esecuzione con ampi volume di acquisizione, a bassa dose, ma al contempo consente di ottenere immagini provviste di dettagli anatomici e patologici finissimi. La dotazione di Intelligenza Artificiale, chiamata True Fidelity, grazie agli algoritmi di deep learning e alle reti neurali, fa in modo che le immagini siano esenti da artefatti da movimento spesso presenti negli individui incoscienti, negli esami in urgenza, nei pazienti pediatrici”.