CATANIA – Il questore di Catania, Vito Calvino, e Tina Montinaro, vedova del caposcorta Antonio rimasto ucciso nell’attentato di Capaci, hanno consegnato l’olio del Giardino della Memoria di Capaci all’arcivescovo metropolita Luigi Renna che ne farà dono alle diocesi perché venga consacrato nella Santa messa crismale del Giovedì Santo ed essere utilizzato durante dell’anno liturgico. L’olio è prodotto dall’associazione ‘Quarto Savona 15’, la onlus fondata da Tina Montinaro che cura, con altre realtà locali, il Giardino della Memoria, uno spazio verde vicino al luogo dove furono uccisi dalla mafia il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Un Giardino dove sono stati piantati degli ulivi dai ragazzi dell’istituto superiore Majorana e da minorenni detenuti al Malaspina nell’ambito del ‘Laboratorio Giardino della Memoria’ con la supervisione degli ordini professionali degli agronomi e dei forestali della Provincia di Palermo. ‘L’Olio’, si sottolinea dalla questura di Catania, è “un frutto nato su un luogo che è stato testimone di un’immane tragedia e ha convertito il sangue delle vittime in un segno, un simbolo che assume un valore spirituale di grande importanza, un segnale di speranza e redenzione affinché il sacrificio dei martiri di mafia non sia stato inutile”.
L’arcivescovo di Catania ha ringraziato la signora Montinaro per “l’opera di sensibilizzazione svolta e per l’alto valore simbolico della sua azione, testimonianza vivente di ‘resistenza’ e di ‘amore’, valori da trasmettere e diffondere, non solo tra i più giovani, ma anche tra gli adulti, troppo spesso rassegnati all’ingiustizia e alla violenza”. Monsignor Renna ha “auspicato future iniziative congiunte” con gli istituti scolastici della provincia e del mondo dell’associazionismo.