CATANIA – Da locale notturno e ristorante alla moda gestito da persone considerate vicine alla mafia catanese, a centro giovanile aperto al territorio, di impulso culturale, sociale e civile con finalità prevalentemente musicali. E’ il progetto dell’amministrazione comunale per l’Empire di via Zolfatai, nei pressi di viale Africa, oggetto di provvedimento di confisca, divenuto definitivo il 19 Luglio del 2017 con sentenza della Corte di Cassazione, che il Comune vorrebbe fare diventare Casa della musica per i giovani di Catania.
La giunta ha deliberato di partecipare con una propria manifestazione d’interesse all’avviso dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati, sede di Reggio Calabria, per utilizzare a scopi sociali e formativi uno dei locali più frequentati dai catanesi, prima della sua confisca e sottrazione agli interessi criminali.
La richiesta del Comune è già stata inviata; l’immobile dell’ex Empire si presenta in buone condizioni, con ampi e curati spazi interni e moderni sistemi di insonorizzazione. In dettaglio il progetto del Comune è finalizzato “a consentire ai giovani che frequentano i licei a indirizzo musicale ma anche a coloro che hanno scelto indirizzi diversi, di sperimentarsi attraverso la musica in un ambiente di fiducia, rafforzando così l’identità del gruppo”.
L’immobile di via Zolfatai, che ha una superficie di oltre mille e cento metri quadrati, articolata su due livelli, secondo i piani dell’amministrazione dovrebbe ospitare anche un percorso di formazione finalizzato alla diffusione della cultura musicale, per fare diventare la musica uno spazio di opportunità e di possibilità per gli studenti delle scuole di tutta la provincia di Catania, fino all’organizzazione di eventi in cui gli stessi studenti avranno modo di esibire le proprie doti musicali.
Un altro immobile che il Comune ha richiesto all’Agenzia nazionale per i beni confiscati è quello di via Lentini 5, un appartamento di tre vani sottratto alla mafia per destinarlo a fini sociali.