Il latte della propria madre, fresco o adeguatamente conservato, è l’alimento ideale
anche per i neonati pretermine. Quando non è disponibile o non è sufficiente, il latte
umano donato rappresenta l’alternativa più valida. Ecco quali sono i vantaggi
principali che derivano dall’utilizzo del latte umano di banca nell’alimentazione dei
neonati pretermine: bassa incidenza di enterocolite necrotizzante, ridotta incidenza di
sepsi ed altre infezioni e ridotta incidenza di displasia broncopolmonare. La realtà
delle Banche del latte umano donato (BLUD) è presente anche al “Garibaldi” di
Catania Nesima ed è in costante evoluzione con lo scopo di selezionare, raccogliere,
conservare e distribuire il latte umano donato, da utilizzare per specifiche necessità
mediche. La BLUD è indispensabile, come sottolineato, per soddisfare le necessità
dei neonati pretermine, ma è utilissima anche in altre situazioni, sulla base di precise
indicazioni mediche, per esempio per i rari casi di neonati a termine che per brevi
periodi non possono essere alimentati al seno, o neonati affetti da patologia.
L’accurata esecuzione delle procedure operative consente di realizzare un valido
equilibrio tra sicurezza d’uso e qualità biologiche. L’Italia è tra i Paesi più attivi in
Europa con ben 39 BLUD ed è anche per questo che l’Arcivescovo Metropolita di
Catania, Monsignor Luigi Renna, ha voluto, tra i suoi primi appuntamenti nelle
strutture sanitarie, visitare la Neonatologia del presidio ospedaliero Garibaldi-
Nesima, diretta da Gabriella Tina. Renna ha voluto constatare direttamente,
accompagnato dal direttore sanitario aziendale, Giuseppe Giammanco, dal direttore
medico di presidio, Lita Mangiagli, e dal direttore del Dipartimento Materno-
Infantile, Giuseppe Ettore, il funzionamento della BLUD. “Questa visita – ha
rimarcato Ettore – sottolinea l’immenso valore della donazione del latte materno,
correlato peraltro a un simbolico passaggio di consegne con l’esercizio naturale
dell’allattamento”. Ettore ha quindi illustrato il procedimento con il quale “il latte
donato viene sottoposto a un trattamento termico di pastorizzazione, che permette di
inattivare gli agenti infettivi eventualmente presenti”. Renna, infine, dopo avere
benedetto i piccoli degenti della Neonatologia si è collegato da remoto con il direttore
generale dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, per esprimergli la soddisfazione
di quanto è stato realizzato.
Garibaldi, arcivescovo Renna visita Banca del latte materno
di Nuccio Sciacca. La struttura seleziona, raccoglie, pastorizza e conserva il prezioso alimento naturale