FILICUDI PORTO – A Filicudi non c’è il bagno pubblico, così 11 turisti tedeschi, in visita nell’isola delle Eolie, sono stati assistiti da privati cittadini che hanno aperto le proprie case ai vacanzieri rimasti ieri sotto la pioggia in attesa dell’aliscafo. “È brutto raccontare di servizi igienici e gazebo in un giorno di festa in cui è d’obbligo scambiarsi solo auguri e convenevoli. Ma se un’isola patrimonio dell’umanità, come la nostra, è costretta ad accogliere i turisti nel modo in cui sono stati accolti i tedeschi allora è necessario parlarne”, dice Graziella Bonica, già presidente della circoscrizione.
“I coraggiosi undici escursionisti sono arrivati in barba a maltempo e disagi vari. Ma il vero inconveniente lo hanno avuto nel momento in cui alcuni di loro hanno avuto la necessità di recarsi alla toilette, nell’attesa dell’aliscafo e poi ripararsi dalla pioggia. Se non fosse stato per la disponibilità di privati cittadini che hanno messo a disposizione i loro bagni casalinghi e le loro abitazioni, per il riparo dalla pioggia, avremmo fatto una figura barbina – aggiunge -. A Filicudi urge aprire al pubblico i bagni del museo del porto (al momento poco utilizzato) e realizzare immediatamente un riparo adeguato ai passeggeri in prossimità dei punti di partenza e di arrivo sull’isola. Questa è una vecchia storia che va risolta”.