Il paziente quasi sempre non lo sa ma una visita odontoiatrica può arrivare a salvare la vita specie se la patologia intercettata è un pericoloso tumore del cavo orale che dà scarsi segni della sua presenza. I dentisti lo sanno molto bene e cercano di diffondere al massimo questa cultura della prevenzione tra i propri pazienti. Il messaggio arriva dal XXVI Congresso Nazionale del Cenacolo Odontostomatologico (Coi Aiog), che si è svolto a Catania proprio sul tema “L’odontoiatria al servizio della salute: odontoiatria e medicina un binomio inscindibile”. E’ stata la presidente nazionale, Maria Grazia Cannarozzo, a sottolineare l’importanza di un odontoiatra che, nell’approccio al paziente, ritorna a essere sentinella della salute.
“Una buona salute orale è componente fondamentale di una buona salute sistemica generale – ha aggiunto la Cannarozzo – e, come da evidenze scientifiche, molte patologie sistemiche hanno legami di interdipendenza con diverse patologie orali. Odontoiatria e Medicina quindi diventano un binomio inscindibile, per un team odontoiatrico formato, competente, aggiornato, come nella mission del cenacolo che dallo scorso settembre è società scientifica accreditata presso il ministero della Salute”. E’ intervenuto anche Massimo Galli, infettivologo, che ha parlato di pandemia e degli scenari futuri. Sul palco dei relatori si sono succeduti Raffaele Iandolo, presidente nazionale Commissione Albo Odontoiatri, il rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, il presidente nazionale Siocmf Sandro Rengo, il presidente nazionale Aiso Gianluca Pancrazi e il presidente del corso di laurea in Odontoiatria dell’Università di Catania, Carla Loreto.
Per l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, il direttore generale Salvo Giuffrida e il direttore sanitario, Diana Cinà. E ancora il commissario straordinario per il Covid 19 per l’area metropolitana di Catania, Pino Liberti, e Sebastiano Ferlito, consigliere in rappresentanza Ordine dei Medici di Catania. Ricco e fitto il programma scientifico, che ha toccato in maniera trasversale temi dell’odontoiatria e della medicina. Si è trattato di riabilitazioni implantari e chirurgia orale (Romeo, Pistilli, Romano), di trattamenti endodontici (Plotino, Pedullà), di riabilitazioni protesiche ( Occhiuzzi, Torrisi, Panebianco), di pianificazioni dei piani di trattamento con ausilio di Cbct e tecnologie digitali (Di Stefano, Puma) o di trattamenti ortodontici (Farronato, Lo Giudice) di medicina rigenerativa (Di Pietro) delle relazioni tra microbioma e microbiota (Possenti) e dell’importanza di attuare corretti stili di vita e una buona e corretta alimentazione (Trabalza).
Si è parlato anche dei criteri rigorosi dell’efficienza e dell’appropriatezza, per un odontoiatra che sia un buon comunicatore (Giacomi), che tenga presente i criteri dell’evidenza scientifica (Cicciù, Cervino) e si confronti con i cambi e l’evoluzione generazionale (Vezzani). Focus anche sulle problematiche Osas (Pennisi) e quelle legate al fumo con il possibile utilizzo di device per la disassuefazione (Zanetti). A dare un valore aggiunto, gli studenti che con le loro brevi relazioni hanno illustrato i loro poster. Sicuri, chiari e precisi, per niente intimoriti da una prima volta come relatori in un congresso in piena sessione plenaria. Tutti meritevoli i poster presentati, con menzioni speciali e assegnazione del Premio Melli e dei premi gentilmente offerti da alcune aziende, ai poster giudicati più validi. Una sessione è stata dedicata alle Aso, con la conduzione di Ernesto Rapisarda, Alfio Pappalardo e Giuseppe Maccarrone.