PALERMO – Lega e Forza Italia raggiungono l’intesa a Palermo, col ticket Francesco Cascio e Francesco Scoma, il primo candidato alla carica di sindaco e il secondo suo vice. Lo annunciano i leader siciliani di Lega-Prima l’Italia e Forza Italia, Nino Minardo e Gianfranco Miccichè.
Ma Scoma non ci sta: “Ringrazio per la fiducia – dice – ma non intendo accettare il ticket proposto con l’amico Francesco Cascio. Intendo proseguire il mio impegno come parlamentare nazionale e lasciare spazio ad altre figure della Lega a Palermo che potranno essere indicate nel ruolo propostomi. Assicurerò il mio pieno e convinto sostegno a tutta la coalizione per la campagna elettorale che mi vedrà comunque in prima linea per dare un nuovo volta alla città”.
Il rifiuto non smuove i piani della Lega: “Il ticket è tra partiti – spiega Minardo -. Se Scoma rinuncia sarà il partito a scegliere un altro nome, nulla cambia sul piano politico. Avanti tutta”. Chi non gradisce è Fratelli d’Italia: “Non possiamo non notare come questi comportamenti, e molti altri segnali, testimoniano più la volontà di danneggiare Fdi piuttosto che quella di combattere le sinistre”, commenta il partito. “Non ci resta che auspicare un intervento diretto di Silvio Berlusconi che – complice la Pasqua – non siamo certi sia stato reso partecipe delle ultime scelte del partito siciliano”.
Sulla sponda centrosinistra si mette di lato anche il senatore di Iv Davide Faraone: “Non faccio un passo indietro, sosterrò il mio amico Roberto Lagalla, l’ho conosciuto da rettore, poi da vicepresidente del Cnr. Lo reputo il più adatto a svolgere il ruolo di sindaco e il più affine alle mie idee, non me ne vogliano tutti gli altri candidati, che stimo e apprezzo. Darò il mio contributo da senatore, come ho sempre fatto e continuerò a fare”. Ex assessore nel governo Musumeci, Lagalla (Udc) si è dimesso nei giorni scorsi per impegnarsi nella campagna elettorale. Da giorni in città sono comparsi i suoi manifesti, al momento senza simboli di partito.