Duro scambio di accuse tra Kiev e Mosca sulla strage alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, dove almeno 39 persone, fra le quali anche quattro bambini, sono rimaste uccise e altre 100 ferite nel bombardamento di questa mattina. “Sono stati usati missili russi ad alta precisione Iskander”, sostiene la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova aggiungendo che “l’esercito criminale russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione”. Il ministero della Difesa russa aveva, in precedenza, respinto l’accusa di aver commesso l’attacco, sostenendo che si trattava di un missile Tochka-U ‘utilizzato solo dalle forze ucraine’. Secondo la versione di Mosca, l’attacco sarebbe stato compiuto da un battaglione missilistico ucraino dalla località di Dobropolye con lo scopo di ‘impedire ai civili di partire’ e usarli come ‘scudi umani’. Kiev però, appoggiata da tutto l’Occidente, afferma che la responsabilità russa è molto chiara. ‘I russi – afferma il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba – sapevano che la stazione ferroviaria di Kramatorsk era piena di civili in attesa di essere evacuati. Eppure l’hanno colpita con un missile balistico. Questo è stato un massacro deliberato. Consegneremo ogni criminale di guerra alla giustizia’.
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha affermato che “l’attacco missilistico alla stazione usata per evacuare civili in Ucraina è spregevole. Sono sconvolta e offrirò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime”. Nella stazione migliaia di profughi (4.000, secondo il sindaco) aspettavano per essere evacuati dalle città sotto assedio e le zone in cui si sta concentrando l’offensiva militare russa. La stazione è stata chiusa e la popolazione in fuga sarà evacuata nelle prossime ore. Secondo Luigi Di Maio, “questa guerra deve finire, lavoriamo per una conferenza di pace, ma la pace si fa in due. E Putin sta dimostrando di non volere la pace. Continua con queste allucinanti azioni di morte, dobbiamo togliergli i soldi per finanziare questa guerra. Quanto accade a Bucha non sono effetti speciali è la verità”.
Sugli orrori della guerra in Ucraina torna il sindaco di Kiev Vitali Klitschko: “Bucha è solo un esempio, non sappiamo quanti civili sono stati uccisi, tantissime persone mancano all’appello, stiamo cercando di raccogliere informazioni, credo si parli di migliaia di persone. Adesso abbiamo trovato 300 civili morti a Bucha, ma anche a Borodyanka – nella regione di Kiev -, a Gastomel e Irpin c’è una distruzione totale”. Poi ha aggiunto che si lavora per capire come ricostruire le infrastrutture ma “in alcune città – ha detto – non potremmo ricostruirle, sono completamente distrutte: sto parlando di Borodyanka, Bucha, Gostomel”. Sui tempi della guerra emerge pessimismo. “Se mentre ci sono le trattative si vedono immagini del genere, di missili lanciati su donne e bambini, è ovvio che le trattative si allungano”, osserva ancora Di Maio. “Dobbiamo aspettarci una guerra lunga”.