CATANIA – Plessi dismessi dell’ex complesso ospedaliero Vittorio Emanuele per oltre 12 mila metri quadrati saranno riconvertiti a Catania in spazi per la didattica e lo studio e come residenze universitarie. Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e il rettore dell’università etnea Francesco Priolo hanno firmato la convenzione con cui la Regione cede all’ateneo, in comodato d’uso gratuito per quarant’anni, parte dello storico presidio sanitario di via Plebiscito. Presente anche il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi.
“Abbiamo fatto un altro concreto passo avanti – sottolinea Musumeci – per restituire il complesso dell’ex Vittorio Emanuele a nuova vita. Dopo avere avviato l’iter per realizzare il Museo dell’Etna nel corpo centrale e avere concesso all’Accademia di Belle arti un’ala da destinare ai laboratori tecnici, oggi completiamo un percorso avviato oltre due anni fa per riutilizzare questa struttura sanitaria dismessa, senza consumare nuovo suolo, come stiamo facendo in altre città dell’Isola, a cominciare da Palermo. In questo contesto si collocano anche la cessione in comodato d’uso all’Ersu dell’ex ospedale Santo Bambino, da riconvertire in residenze universitarie, e l’abbattimento degli edifici esterni dell’ex Santa Marta per lasciare posto a una nuova magnifica piazza”.
“Abbiamo bisogno di spazi adeguati – dice Priolo -, di aule, laboratori, aule studio, biblioteche e di tanti posti letto che si aggiungano a quelli dell’Ersu. In questo particolare momento storico le risorse non mancano affatto. Stiamo cercando di inerire anche i locali del vecchio ospedale Maurizio Ascoli-Tomaselli”.