CATANIA – A un anno dalla morte, il suo ricordo è sempre vivo, perché personaggi del genere sono patrimonio di tutti, così come il mare. Piccole e grandi, vecchie e nuove generazioni, si sono ritrovati sul lungomare di Catania per lui, il maestro, Franco Battiato, uno dei figli illustri di questa terra, che nonostante problemi e contraddizioni non dimentica. “L’era del cinghiale bianco” apre il mini-concerto che dà il via alle celebrazioni per “Ciccio”, così l’ha definito l’amico di famiglia nonché il sindaco facente funzioni, Roberto Bonaccorsi, che ha ripercorso le tappe di Battiato, dalla giovinezza e gli anni spensierati a Riposto, alla passione per la musica, l’incontro con Gaber e la voglia di confrontarsi a Milano fino al ritorno in Sicilia, quasi a chiudere il cerchio della sua vita e della straordinaria carriera.
Quello delle 11 in punto è il momento più atteso, ovvero l’intitolazione dell’ex piazza Nettuno, ora Franco Battiato. Presente anche il fratello Michele, poche parole e tanto dolore. “E’ passato un anno – ha detto il fratello – ma non riesco a metabolizzare il dolore, fa piacere vedere tutta questa gente”. Ricco il programma del “Lungomare fest”, con eventi musicali, sportivi, culturali, sociali che richiamano e coinvolgono migliaia di persone per quasi 2 chilometri.