Confiscati beni per oltre un milione di euro nei confronti di Salvatore Bisconti, 67 anni, di Belmonte Mezzagno, e Giacinto Di Salvo, 79 anni, di Bagheria ritenuti appartenenti all’organizzazione mafiosa Cosa nostra. Il provvedimento è della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del Nucleo Investigativo. Circa 720 mila euro sono stati confiscati a Bisconti, 500 mila a Di Salvo.
Salvatore Bisconti, imprenditore, era stato arrestato nell’operazione denominata Perseo, con l’accusa di aver fatto parte del mandamento mafioso di Belmonte Mezzagno, in particolare per aver partecipato a due estorsioni, e ha una condanna a 8 anni e 8 mesi di reclusione. Sono stati confiscati l’intero capitale sociale con relativo complesso di beni aziendali della società “Costruzioni Bisconti s.a.s. di Santangelo Giovanni & C.” con sede a Belmonte Mezzagno; 4 appezzamenti di terreno siti a Belmonte Mezzagno; un appezzamento di terreno sito ad Altofonte; 2 magazzini siti ad Altofonte; 5 rapporti bancari. Giacinto Di Salvo è ritenuto reggente del mandamento mafioso di Bagheria, in atto detenuto, è stato arrestato nell’operazione denominata Argo, per aver diretto il mandamento e la famiglia mafiosa di Bagheria. Gli sono stati confiscati 4 appezzamenti di terreno siti in Misilmeri; un appartamento a Bagheria; 2 auto; un motoveicolo; 13 rapporti bancari.