BARI – Un rimorchiatore è affondato al largo delle coste pugliesi, a 50 miglia dalla costa di Bari, in acque croate. Trovati morti cinque componenti dell’equipaggio: sono due marchigiani, due pugliesi e un tunisino. E’ stato invece recuperato dai soccorritori il comandante, un 63enne siciliano. Era su una zattera di salvataggio, ora si trova ricoverato in ospedale a Bari.
La Procura di Bari ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di naufragio e omicidio colposo. Il rimorchiatore era partito da Ancona ed era diretto in Albania, a Durazzo, dove avrebbe dovuto rimorchiare un pontone. Al momento dell’affondamento, le cui cause ancora non si conoscono, si è sganciato il cavo di rimorchio e il pontone si trova ora alla deriva al largo di Bari con 11 persone a bordo. In suo soccorso è partito un altro rimorchiatore.[fvplayer src=”https://vimeo.com/711690597″ splash=”https://i.vimeocdn.com/video/1435030008-e5f832fc51fecf35775406db7ba38349f1c3261c851f049987272af9515c80f1-d_1920x1080?r=pad”]
I componenti dell’equipaggio non avrebbero avuto neanche il tempo di dare l’allarme che è arrivato infatti intorno alle 21 di ieri dal motopontone che l’imbarcazione affondata doveva rimorchiare. Sulle cause dell’affondamento, “repentino”, spiega l’ammiraglio Vincenzo Leone, comandante regionale Guardia Costiera Puglia, “speriamo di avere qualche elemento in più nel momento in cui riusciremo ad ascoltare con maggiore serenità il comandante che al momento è l’unico sopravvissuto dell’equipaggio di sei persone”. Anche le 11 persone a bordo del motopontone saranno ascoltate quando arriveranno a Bari “verosimilmente nella sera di oggi”.
Le ricerche sono andate avanti tutta la notte. Le condizione meteo non erano e non sono favorevoli, con vento da est che ha prodotto mare 5 e onde alte anche 2 metri e mezzo. Una della navi dirottate dalla Capitaneria di Porto di Bari, il mercantile Split, ha individuato dopo circa un’ora e mezzo dalla segnalazione il comandante, ancora vivo, e lo ha salvato. I mezzi aerei poi hanno trovato la zattera che si è sganciata al momento dell’affondamento ma sulla quale non c’era nessuno. “Verosimilmente – spiega l’ammiraglio Leone – la repentinità dell’affondamento non ha consentito all’equipaggio di utilizzare i mezzi di salvataggio”. Lo stesso allarme “non è arrivato dal rimorchiatore – aggiunge il comandante – ma dal motopontone che si è accordo della situazione di emergenza e subito dopo aver lanciato l’allarme ci ha comunicato che il rimorchiatore era già affondato”.