Francesco Cascio si ritira dalla corsa a sindaco di Palermo e fa spazio a Roberto Lagalla. L’annuncio arriva con una nota di Forza Italia: “Forza Italia ha fatto una scelta di generosità e buonsenso, mettendo da parte l’interesse personale, per consentire al centrodestra di tornare vincente e ai cittadini di Palermo di voltare finalmente pagina rispetto a questi troppi anni di degrado. Forza Italia, che pure è il primo partito della coalizione in Sicilia, ha chiesto a Francesco Cascio di rinunciare alla sua candidatura a sindaco della città di Palermo e sosterrà il progetto di Roberto Lagalla. Ringraziamo Cascio per il suo senso di responsabilità, quello stesso per cui, da 25 anni a questa parte, Forza Italia lavora, come ha fatto oggi ancora una volta, per tenere unita la coalizione”.
Cascio alla radio ha spiegato la scelta: “Ho capito che per Lagalla c’era una convergenza più ampia e ho ritenuto fare un passo indietro e non spaccare il centrodestra. Giorgia Meloni non mi ha certo chiamato per chiedermi di ritirarmi. La possibilità che io faccia il vice sindaco in caso di vittoria? E’ concreta, ne stiamo parlando e valutiamo questa opzione”. Cascio ha aggiunto che adesso avrà “più tempo per andare a correre: stamattina ho fatto 10 km di corsa nel parco della Favorita, sono uno che fa mezze maratone, corricchio…”.
“Ho letto le dichiarazioni di Forza Italia che vanno nella logica di quella annunciata soluzione unitaria che ieri era stata disegnata all’interno della riunione protratta sino a tarda sera – ha detto Lagalla -. Non posso che attendere la composizione complessiva del quadro, ringrazio Forza Italia e il presidente Gianfranco Miccichè che conferma la volontà di avvicinamento”.
“Sono felicissimo di questo accordo. La nostra forza politica ha fatto la scelta, fin dal primo momento, sul mio ex assessore Lagalla e mi fa piacere che la prova del governo efficiente oggi consenta a un pezzo importante del mio governo di poter diventare sindaco di questa città”, ha dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Adesso si punta alle comunali, facciamo le comunali, cerchiamo di vincere l’amministrazione del governo della città e poi penseremo a completare le liste per le regionali – aggiunto -. A chi mi domanda se sono in campagna elettorale, io rispondo di sì, lo sono dal 2017 perché se la campagna elettorale è il momento di verifica tra quello che si dice e quello che si fa, per me ogni giorno è campagna elettorale”.
Il governatore ha poi continuato: “Il centrodestra deve tornare unito. In questo momento è unito, tanto è vero che da cinque anni governiamo con gli stessi assessori e con gli stessi partiti. Non c’è una crisi del centrodestra, c’è un dibattito aperto. Per ora siamo due i candidati alla Regione: Miccichè di Forza Italia e il presidente uscente, ma è chiaro che dobbiamo capire in quanti dobbiamo arrivare al nastro di partenza. Io mi auguro, che come avviene in ogni parte d’Italia, il presidente o il sindaco uscente possa essere l’elemento di convergenza di tutti coloro che hanno con me governato e continuano a governare. Altrimenti, può passare anche un’iniziativa come capriccio personale, come risentimento. Invece la politica ha bisogno di sentimenti. Già è difficile poter alimentare i sentimenti, immaginate dare spazio ai risentimenti”.
Arriva anche la nota del segretario della Lega-Prima l’Italia, Nino Minardo: “Centrodestra unito nell’interesse di Palermo e dei palermitani è ciò che auspicavo da settimane. Prima l’Italia sosterrà la candidatura di Roberto Lagalla con convinzione. Ha vinto la responsabilità e la voglia di ridare lustro alla città di Palermo. Adesso avanti tutta insieme”.