La lotta alla disinformazione attraverso i social ha un volto civile e uno religioso. I giornalisti della provincia di Catania, rappresentati dal segretario provinciale di Assostampa Filippo Romeo, hanno stretto un accordo d’intenti con il vescovo di Acireale Antonino Raspanti per avviare una serie di iniziative di formazione e informazione finalizzate a contrastare la piaga delle fake news e la deriva dell’hate speech. “La Chiesa ha il dovere di stare al passo con i tempi”, ha dichiarato il vescovo di Acireale e presidente della Cesi durante l’incontro nella sede del vescovado, al quale hanno anche partecipato il direttore dell’ufficio per la pastorale delle comunicazione sociali, don Arturo Grasso, e la tesoriera di Assostampa Catania, Maria Torrisi.
“Il papa, durante il recente incontro con vescovi e sacerdoti siciliani ha ribadito con forza di abbandonare il torpore delle consuetudini e abbracciare nuove iniziative per avvicinarci alla società moderna: solo così – ha spiegato il vescovo – riusciremo a essere inclusivi e concreti”. Per il segretario di Assostampa Catania, Filippo Romeo, “è ormai indispensabile creare occasioni di incontro per spiegare la differenza tra informazione e “bufale”, e soprattutto come accorgersene. Giornali e televisioni, ma anche radio e siti on line vivono una stagione di crisi, non soltanto economica, ma anche di diffusione, per via dei social che si spacciano per fonti d’informazione a costo zero. La stampa ha il compito, adesso più che in passato, di proteggere la verità e di contrastare l’avanzamento dell’omologazione, dell’appiattimento e della mistificazione delle notizie”.