PALERMO – E’ iniziata l’osservazione per dichiarare la morte cerebrale del piccolo Giuseppe Corradengo di 7 anni che nei giorni scorsi ha rischiato di annegare nella piscina a Villagrazia di Carini mentre si trovava in casa con la sorellina e la nonna. Il piccolo Giuseppe non si è mai ripreso dopo che, forse colto da malore, è rimasto per diversi minuti a faccia in giù mentre stava giocando in piscina. La prognosi è stata riservata sin dal primo ricovero. Il bimbo era stato soccorso dai sanitari del 118 all’ospedale Villa Sofia e poi portato all’Ismett. Le indagini sull’incidente sono condotte dai carabinieri della compagnia di Carini e coordinate dalla Procura. Si attende da parte dei genitori la decisione sulla eventuale volontà di donare gli organi.
Il giorno prima un’altra tragedia con vittima un bambino era accaduta a Termini Imerese. Era morto Bryan Puccio, 4 anni, annegato a pochi metri dai genitori. Dopo l’autopsia il corpo del piccolo è stato restituito alla famiglia. I genitori del piccolo Bryan sono stati iscritti nel registro degli indagati per consentire ai periti di parte di prendere parte all’autopsia. Sono difesi dall’avvocato Giulio Bonanno. I periti consegneranno l’esito dell’esame sul corpicino del bimbo tra 90 giorni. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Termini Imerese e coordinate dalla Procura.