CATANIA – Bisogna attuare “un piano di interventi che prevede, in primo luogo, la formulazione, con il contributo di ciascuna associazione che opera nel settore, di una vera e propria mappatura delle persone senza fissa dimora presenti nelle varie zone del centro urbano della città con l’indicazione delle criticità caratterizzanti ciascun individuo”. E’ quanto emerso dalla riunione, presieduta dal prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, per “l’individuazione di iniziative per la tutela e il sostegno delle persone senza fissa dimora presenti in molte zone del centro urbano.”
“Tenuto conto delle condizioni di particolare fragilità legate principalmente a problemi di salute psicofisica e mentale delle persone in questione – spiega la prefettura – si procederà all’attivazione dei servizi sociali del Comune e dell’Azienda sanitaria provinciale che, attraverso personale dotato di competenze specifiche e professionalità nel settore, consentiranno un reale approccio a una problematica multiforme e complessa”.
Le informazioni, la cui acquisizione è prevista “in tempi brevi”, saranno “propedeutiche al graduale ripristino di condizioni di vita più dignitose per i soggetti in questione, anche al fine di rimuovere quelle situazioni attuali di degrado igienico sanitario, attuando, in tal modo, tra tutte le istituzioni partecipanti un’azione integrata e sinergica”. Il Comune di Catania si è “impegnato sin da subito a reperire le strutture abitative, anche temporanee e mobili, finalizzate ad assicurare adeguate forme di accoglienza delle persone senza fissa dimora”.