PALERMO – Corruzione e truffa ai danni dell’Unione europea sui fondi per l’agricoltura, con funzionari della Regione siciliana coinvolti. E’ questa l’accusa contestata a vario titolo a 22 indagati, di cui dodici colpiti dagli arresti domiciliari e dieci sottoposti all’obbligo di presentazione alla pg. Nel mirino dipendenti pubblici, oltre a imprenditori e professionisti.
[fvplayer id=”41″]
L’operazione è stata condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura europea. Con lo stesso provvedimento, il gip ha disposto il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, di somme e beni per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, quale profitto delle condotte delittuose ipotizzate. I reati contestati, allo stato, sono a vario titolo, associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, abuso d’ufficio, falso, distruzione e occultamento di atti e rivelazione di segreto d’ufficio. Le indagini costituiscono un ulteriore filone dell’operazione “Gulasch-Amici Miei”. La prima indagine aveva portato nel mese di marzo 2020 ad eseguire altri 24 provvedimenti cautelari personali e reali che hanno riguardato l’iter di concessione dei finanziamenti in agricoltura, europei e nazionali, nell’ambito del Programma di Sviluppo rurale (Psr) 2007/2013 e 2014/2020, gestiti dall’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura (Ipa) della Regione Sicilia, ente deputato alla valutazione dell’ammissibilità delle istanze volte ad ottenere i fondi.
Gli indagati nell’operazione della guardia di Finanza Amici Miei Atto II, agli arresti domiciliari sono finiti: Filippo Cangialosi, 58 anni, funzionario Ipa Palermo, Ciro Spinella, 67 anni, agronomo, Riccardo Puccio, 48 anni, ingegnere, Francesco Sclafani, 73 anni, ingegnere, Antonio Barcia, 45 anni, agronomo, tutti di Marineo (Pa); e ancora Giuseppe Salerno, 63 anni, Gangi (Pa), funzionario Uia delle Petralie, Giovanni Burriesci, 58 anni Mezzojuso (Pa), funzionario Uia Misilmeri; i funzionari dell’Ipa di Palermo Maria Spata, 60 anni, di Bagheria, Carlo Alfano, 63 anni, di Palermo, Giuseppe Vitale, 58 anni, di Palermo, Giuseppa Fricano, di 54 anni, Bagheria (Pa) e l’imprenditore agricolo di Santa Flavia Giovanni Scaduto, 62 anni.