CATANIA – Resta in carcere Martina Patti, la 23enne accusata dell’omicidio della figlia Elena, di 5 anni. Lo ha deciso il Gip di Catania Daniela Monaco Crea che ha convalidato il fermo della Procura ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere.
L’AUTOPSIA. Sono arrivati i primi esiti dell’autopsia eseguita ieri sulla bambina, secondo quanto si apprende da fonti della Procura. I colpi alla piccola Elena sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina, non ancora trovato, e sono stati più di undici. Uno solo è stato letale perché ha reciso i vasi dell’arteria succlavia. Ma la morte della bambina non è stata immediata. Chiarito meglio l’orario dell’omicidio: la morte sarebbe avvenuta dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13.
I RIS NELLA CASA DI MASCALUCIA. I carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) di Catania e del Ris di Parma eseguiranno nel tardo pomeriggio un sopralluogo nella casa di Mascalucia di Martina Patti. Accertamenti saranno estesi anche a un perimetro più vasto del luogo dove è stato trovato il corpo della bambina, a circa seicento metri dall’abitazione, in una campagna abbandonata. Rilievi sono stati eseguiti nelle due zone da carabinieri con l’uso di un drone.
FUNERALI DI ELENA MERCOLEDI’ IN CATTEDRALE. I funerali della piccola Elena saranno celebrati mercoledì prossimo, alle 17, nella cattedrale di Catania, dall’arcivescovo metropolita Luigi Renna.