Un importante passo in avanti verso il riconoscimento del ruolo delle isole Ue, delle loro specificità e delle loro esigenze è stato compiuto oggi all’Europarlamento con l’approvazione di una risoluzione ad hoc che ha visto arrivare a Strasburgo per l’occasione anche il vicepresidente della Regione Siciliana Vincenzo Armao e Michele Cossa, presidente della commissione speciale Insularità del Consiglio regionale della Sardegna. “Una giornata storica nel rapporto tra le istituzioni europee e le isole”, l’ha definita il presidente della commissione Sviluppo regionale dell’Europarlamento Younous Omarjee presentando il risultato del voto con cui la plenaria di Strasburgo ha approvato a larga maggioranza (577 voti favorevoli, 38 contrari e 10 astenuti) la richiesta alla Commissione europea e al Consiglio Ue di un riconoscimento specifico alla situazione delle isole europee.
Secondo il rapporto adottato, il 2024 dovrebbe essere l’Anno europeo delle isole. Le Regioni insulari dovrebbero inoltre beneficiare di maggiore flessibilità sugli aiuti di Stato e sul trasporto aereo e marittimo, e di misure straordinarie per far fronte alle sfide dei cambiamenti climatici e per applicare le nuove norme Ue su questo fronte. “Gli handicap naturali permanenti proprio dell’insularità ha osservato ancora Omarjee – devono essere riconosciuti, e oggi domandiamo alla Commissione e al Consiglio misure specifiche e derogatorie affinché le Regioni insulari possano avanzare su coesione e convergenza”.
A margine del voto eurodeputati e presidenti delle Regioni insulari europee hanno costituito un fronte politico comune con un patto e un’agenda per le isole. Hanno partecipato rappresentanti di Sardegna, Sicilia, Corsica, Gozo (Malta), Baleari (Spagna), Isole greche, Croazia, Cipro. “L’insularità ha costi nascosti, che tra Sicilia e Sardegna ammontano 6,5 miliardi di euro l’anno”, ha detto Armao definendola una “tassa occulta” per i cittadini.
“Oggi – afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – con la risoluzione che il Parlamento europeo ha approvato a grandissima maggioranza a Strasburgo, è arrivata l’ennesima presa d’atto di quanto grave e permanente sia lo svantaggio naturale derivante dall’insularità. Nell’articolata disamina degli eurodeputati, che hanno tenuto in grande considerazione la relazione sui costi della vita nelle isole promossa dalla Regione, c’è la fotografia del conto salatissimo che la Sicilia, assieme ad altri territori circondati dal mare, paga in assenza di politiche e interventi specifici dell’Unione europea”.