“La vicenda della piccola Elena trovata morta e uccisa dalla mamma nel Catanese ci ripropone nella sua drammaticità la necessità di ripensare l’impegno di tutti – istituzioni e società civile – accanto ai minori e alle loro famiglie, spesso fragili e in difficoltà. Il disagio che sfocia in violenza non viene intercettato perché sui territori sono poche le ‘sentinelle’ che dovrebbero tutelare soprattutto i più piccoli. Penso agli assistenti sociali cronicamente sotto numero e male distribuiti”. È quanto dichiara Lucia Ercoli, coordinatrice dell’Osservatorio sui diritti dei minori vulnerabili Fonte d’Ismaele.
“Ora è il momento del dolore, ma anche della consapevolezza – aggiunge – che c’è bisogno urgente di un cambio di passo a livello nazionale sulla tutela dei minori. Non possiamo sempre versare lacrime da coccodrillo. Nel Pnrr vorremmo vedere risorse per moltiplicare le antenne sui territori per tutelare i più piccoli e per intercettare il disagio famigliare sempre più crescente”.