Il virus ha ripreso a diffondersi rapidamente, con un veloce aumento dei casi, probabilmente molto sottostimato, ma al momento “non si stanno allentando le contromisure per impedire questa crescita”: per il fisico Roberto Battiston, dell’università di Trento, ci troviamo in una fase particolare dell’epidemia di Covid. Nonostante l’alto numero delle persone vaccinate e l’estate alle porte, un virus molto trasmissibile, come la sottovariante BA.5 di Omicron, si diffonde rapidamente mentre si assiste ad un progressivo allentamento delle misure di contenimento.
“Il clima gioca a nostro favore e i vaccini riducono i casi gravi, ma non il contagio: ma allo stesso tempo le mascherine si usano sempre meno, con una conseguente riduzione del distanziamento sociale. Quei comportamenti che riuscivano a contenere varianti meno contagiose, ora non lo sono più sempre meno con la variante BA.5: in queste condizioni non vedo cosa possa limitare questa diffusione con numeri che potrebbe peggiorare”, dice Battiston, che coordina l’Osservatorio dei dati epidemiologici in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).
“Siamo di fronte a numeri alti e probabilmente sottostimati, anche considerando che le lezioni scolastiche sono terminate e l’attività nelle università è ridotta. In questo momento – rileva – abbiamo una chiara percezione che il numero di contagi registrati sia inferiore rispetto al numero reale; alla luce della diffusione dei test fai-da-te e della quarantena autosomministrata, molti casi non rientrano nelle statistiche. Tutto questo non va nella direzione giusta”.
Quanto al futuro, per Battiston “è impossibile fare previsioni a 2-3 mesi: abbiamo visto la malattia modificarsi più volte in tempi anche più brevi, ma non è incoraggiante vedere che già all’inizio dell’ estate i casi stanno aumentando in tutta l’Europa”. Più volte si è visto che il caldo e il sole e la vita all’ aria aperta contribuiscono a migliorare la situazione epidemica, ma “l’aumento della contagiosità di Omicron BA.5 permette al virus di trasmettersi durante contatti interpersonali molto brevi” e “ovviamente senza la mascherina il contagio è molto più facile”.
Sappiamo inoltre che “il vaccino non protegge dal contagio, mentre protegge abbastanza bene dalla malattia grave, ma occorre fare molta attenzione alle persone fragili e maggiormente esposte”. Mentre casi e ricoveri aumentano, i decessi al momento sono stazionari intorno a 50-60 al giorno: ” da gennaio ad oggi il numero di decessi si è mantenuto a circa 1 persona ogni 10.000 infetti attivi”, per cui, “se il rapido aumento degli infatti attivi proseguirà a questo ritmo per un altro mese” – aggiunge – “a fine luglio potremmo contare un numero di morti quotidiani elevato”. Basti pensare all’esplosione di casi che l’arrivo della variante Omicron aveva causato dopo il Natale 2021, e che a fine gennaio aveva portato a quasi 400 decessi al giorno. “E in quel periodo erano in atto meccanismi di protezione più efficaci e severi”.
Alla luce di tutto questo “è irrealistico fare previsioni”: per Battiston bisogna rendersi conto che “la pandemia di Covid non è finita, anche se si è deciso “per decreto” che si può rinunciare a un certo tipo di precauzioni come se il pericolo fosse passato”: allo stesso tempo “non stiamo pianificando nessun intervento teso ad contenere ed invertire la tendenza al rapido aumento”. La sfida è ora “non subire la situazione” e il fisico invita a “riflettere quanto è accaduto in Cina nelle ultime settimane: la gestione del recente picco di contagi è stata severissima, con modalità impensabili”.