TRAPANI – L’innalzamento del livello del mare nel Mediterraneo, secondo i modello matematici previsionali pubblicati in riviste scientifiche, supererà il metro e venti di altezza nel 2100, a causa del riscaldamento globale. Di questo e dei cambiamenti climatici in Sicilia si è parlato nel corso di un incontro alla Lega navale di Trapani, promosso dalla sezione Cai di Erice.
Durante la serata è stato proiettato il docu-film dal titolo “2100” del geomorfologo, dirigente dell’Enea, Fabrizio Antonioni, dall’esperta subacquea Thalassia Giaccone e dalla sceneggiatrice Martina Camatta che ha documentato i rischi imminenti per le coste della Sicilia. Si è parlato anche dei “medicanes”, bombe d’acqua che interessano sempre più l’Isola, e di quelli che potrebbero essere gli effetti negativi. Il documenti-film è andato in concorso al Festival dell’ambiente di San Francisco. “I porti andranno riprogettati – ha detto Antonioni – e sollevati di almeno di un paio di metri. Si deve capire bene il da farsi e intervenire al più presto”.