“Qui a Catania la guerra per fortuna non c’è. La zona industriale di Catania sembra uno scenario post bellico, ci lavoro da quasi 30 anni e ogni giorno per arrivare a lavoro io e miei colleghi rischiamo la vita e non per le bombe ma per l’incuria in cui avete rilegato la parte produttiva della città”. L’ennesimo allarme arriva da Francesco Furnari, dipendente della multinazionale e rappresentante del sindacato Fiom Cgil.
“Se piove – continua – rischiamo di annegare, se camminiamo a piedi rischiamo di sparire tra le crepe presenti ovunque o, se fortunati, saranno i cani randagi a sbranarci. Le carreggiate delle varie arterie sono delimitate dalla giungla equatoriale e dai rifiuti, illuminazione inesistente, segnaletiche non ne parliamo…insomma è uno scandalo. Prima di parlare di Intel o interporto o altro occupatevi di fare bene il vostro dovere”.