CATANIA – “Sono qui per vedere come sta e condividere la linea di difesa leggendo gli atti. Su di lei ci sono professionisti che la sorvegliano e la tutelano. Domani ci saranno l’interrogatorio di garanzia e il conferimento degli incarichi per l’autopsia. Gli accertamenti dei carabinieri in casa? Ancora non sono stati eseguiti”. Lo ha affermato l’avvocato Gabriele Celesti entrando nel carcere di piazza Lanza a Catania per incontrare la sua assistita, Martina Patti, la 23enne accusata dell’omicidio della figlia Elena.
La donna è in stato di fermo per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. “La mia cliente so che sta bene – prosegue il legale – ma non ho potuto incontrarla perché è in isolamento fiduciario per le norme anti Covid, troveremo il modo di parlare, le farò una videochiamata. La signora ha già fatto dichiarazioni, ma non so se ha qualcosa da aggiungere. Questo lo approfondiremo e lo valuteremo. Se lei vorrà colmare alcuni ‘buchi’ allora farà dichiarazioni aggiuntive. Ma potrebbe scegliere di non farle in questa fase e le farà più avanti. Valuteremo non appena avrò la possibilità di interloquire con lei”.