Le cure primarie sono quelle prestazioni di assistenza del SSN erogate principalmente dai pediatri di libera scelta e dai medici di famiglia. Quando il giovane laureato in Medicina deve fare la sua scelta di vita professionale, in effetti, si orienta spesso verso le tradizionali specializzazioni come ad esempio cardiologia, oculistica, endocrinologia e molte altre. La disaffezione verso le cosiddette “cure primarie” è evidente ma l’Università di Catania vuole invertire questa tendenza.
“Dobbiamo attrarre i giovani specializzandi, mostrare loro questa realtà promuovendo gli aspetti scientifici e le professionalità dei pediatri di famiglia” ha detto Paolo Becherucci, presidente della Società italiana delle Cure primarie pediatriche, aprendo nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, i lavori della nona edizione del congresso nazionale di questa società scientifica. Sugli specializzandi e sulle loro scelte si è espresso anche il rettore Francesco Priolo evidenziando come “in piena pandemia, in una situazione di emergenza, abbiano svolto un ruolo fondamentale insieme ai medici più esperti vivendo una forte esperienza di vita e professionale”.
Organizzatori del meeting sono Gaetano Bottaro e Filippo Di Forti, pediatri di libera scelta catanese che hanno selezionato con gli altri specialisti di tutta Italia gli argomenti da trattare: dermatite atopica, infezioni delle vie urinarie e crescita puberale, allattamento, latte, svezzamento e alimentazione nei bambini, sonno e disturbi correlati, allergologia, prevenzione, vaccinazioni e medicina di genere. Sono intervenuti anche il direttore generale dell’Asp Catania Maurizio Lanza, l’assessore comunale alla Sanità Giuseppe Arcidiacono, il presidente della Federazione italiana medici pediatri Antonio D’Avino e il segretario provinciale della Federazione italiana medici pediatri Alessandro Manzoni.
Martino Ruggieri, professore di pediatria e delegato del rettore all’Internazionalizzazione in ambito Bio-medico, prima della lectio magistralis su “Neurobiologia della differenza di genere”, ha illustrato la “scuola” di pediatria a Catania le cui origini risalgono al 1777-1778 quando Giovanni Battista Marchese tenne un primo corso di lezioni.