ACITREZZA (CATANIA) – “Finalmente a casa, è stata una brutta avventura”. E’ il sospiro di sollievo dei dodici componenti degli equipaggi dei pescherecci ‘Salvatore Mercurio’ e ‘Luigi Primo’, contro i quali una motovedetta libica ha esploso dei colpi di arma da fuoco mentre erano in acque internazionali. Dopo lo sbarco nel porto di Acitrezza confessano di avere vissuto “atti drammatici”, con “i colpi che ci sfioravano” e di avere “temuto il peggio”.[fvplayer src=”https://vimeo.com/717603619″]
“Per fortuna – commentano – c’era la nave Gregale della marina militare italiana che ci ha supportati e aiutati”. “Erano in acque internazionali”, ribadisce Fabio Micalizzi presidente della Federazione armatori siciliani che ha presentato un esposto alla Procura di Roma. “I pescatori – afferma Micalizzi – subiscono atti di pirateria a scopo estorsivo da sedicenti militari stranieri che operano con pantaloncini e camice a colori. Bisogna che il governo nazionale si attivi, o bisogna attendere una tragedia per muoversi?”. Prima di rientrare i pescatori delle due imbarcazioni hanno recuperato le loro attrezzature.