E’ ormai da anni che con triste puntualità in estate si presenta l’emergenza sangue. L’ospedale Garibaldi di Catania che assiste circa duecento talassemici che necessitano ogni 15 giorni di una trasfusione, ha preso l’impegno di coordinare una task force che riesca a fare fronte in ogni modo alla situazione diventata drammatica. Nell’aula Dusmet del presidio ospedaliero di piazza Santa Maria di Gesù si sono così riuniti i primari dei servizi trasfusionali di Catania e provincia che insieme ai loro direttori sanitari e generali, hanno ascoltato il commissario per l’emergenza Covid, Pino Liberti.
La proposta di Liberti è stata innanzitutto quella di supportare le associazioni di volontariato dei donatori di sangue, anch’essi presenti alla riunione, con l’impiego straordinario degli operatori sanitari delle Usca e dei centri vaccinali, per la selezione dei donatori e le visite di idoneità alla donazione. “Sarà data priorità ai medici e agli infermieri già qualificati – ha spiegato il commissario – il rimanente personale sanitario eventualmente individuato, come recita la nota dell’assessorato, dovrà essere preliminarmente qualificato presso i Servizi trasfusionali della Regione Siciliana, sulla base dei rispettivi ambiti territoriali, riservando priorità ai medici anestesisti ed ematologi in corso di specializzazione”. Un importante aiuto arriva dalla Polizia di Stato visto che il dirigente sanitario del X reparto mobile, Domenico Firringa (nella foto durante il suo intervento) ha anticipato che sta lavorando a un calendario di donazioni su tutto il territorio dell’area metropolitana etnea in cui i donatori saranno proprio gli agenti di polizia.