CATANIA – Un prelievo di organi e tessuti è stato eseguito al Policlinico di Catania. Donatore un 50enne deceduto a seguito dei postumi di gravi danni cerebrali causati da anossia prolungata, e che aveva espresso in vita la propria volontà. L’intervento è stato eseguito dall’équipe dell’Ismett di Palermo e da medici dell’azienda ospedaliero universitaria diretta da Gaetano Sirna. In particolare, il prelievo delle cornee è stato effettuato dall’équipe guidata da Davide Scollo dell’ospedale San Marco mentre l’accertamento di morte è stato eseguito nella sede dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione del Policlinico Rodolico, diretto da Marinella Astuto, con il coordinamento dei referenti trapianti Eleonora Tringali e Alessandro Conti.
La commissione era composta dai medici Rosalba Quattrocchi (direzione medica di presidio), Giuseppe Fallico (rianimatore) e Donatella Contrafatto (neurologa). La gestione intraoperatoria del donatore è stata affidata a Marco Cavaleri. L’attività di accertamento di morte cerebrale è ripresa a ritmi più spediti da qualche settimana, a seguito dell’allentamento della ospedalizzazione dei pazienti colpiti dal Covid. Dall’inizio dell’anno questo è già il sesto accertamento di morte cerebrale in azienda.
Già nel 2021 l’azienda ospedaliero universitaria etnea era stata inserita tra le strutture sanitarie siciliane più attive in questo campo. Sono sempre di più i pazienti che manifestano la volontà di donare gli organi e questo consente di dare una speranza di vita a una platea più vasta di persone malate e in attesa di trapianto. Importantissimo, per la evidente delicatezza delle operazioni, è anche l’impegno dei referenti delle attività di trapianto e della comunicazione messa a disposizione dei pazienti e dei loro familiari, che ha consentito di aumentare il numero di donatori.