Nella neuropatia diabetica, una delle forme più frequenti, il danno nervoso segue un decorso ascendente. I malfunzionamenti riguardano inizialmente le fibre nervose più lontane dal cervello e dal midollo spinale. Dolore e insensibilità sono spesso percepiti simmetricamente in ambedue i piedi, seguiti da una graduale progressione lungo le gambe. Successivamente possono essere interessate dita, mani e braccia. La gravità della patologia è dimostrata anche dal fatto che un soggetto può non accorgersi di essersi tagliato o che una ferita si sta infettando. Altri pazienti possono, addirittura, non percepire il dolore che annuncia un attacco cardiaco. L’incapacità a sentire il dolore è un problema particolarmente grave nei soggetti diabetici.
All’ospedale San Marco di Catania due interventi estremamente innovativi su questa patologia sono stati eseguiti con successo su altrettanti pazienti. Il tipo di operazione, effettuata dall’équipe medica del Centro Hub di Terapia del Dolore, guidata da Salvatore Caramma, ha consentito ai medici di restituire sollievo ai due soggetti sui quali la terapia farmacologica non era riuscita a eliminare gli effetti invalidanti della malattia, costringendoli a movimenti motori molto limitati. Il trattamento, realizzato nel corso dei due interventi, è il frutto di un nuovo studio americano di altissima specializzazione che ha individuato la neurostimolazione midollare quale cura più efficace contro gli effetti della neuropatia diabetica.
Evidenti i miglioramenti dei sistemi d’impulsi elettrici in grado di controllare il dolore per chi soffre di questa subdola forma di patologia che aumenta il rischio di mortalità, di dolore cronico, di ulcerazioni cutanee, amputazioni e di malattie cardiovascolari con enorme impatto negativo sulla qualità di vita. I pazienti trattati con la terapia hanno tratto benefici tangibili dalla neurostimolazione non solo in termini di immediato azzeramento del dolore ma anche di un netto miglioramento della qualità della vita anche sotto il profilo psicologico. L’approccio multidisciplinare ha visto impegnata l’Unità Operativa di Terapia del Dolore con il valido supporto dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione II del San Marco diretta da Paolo Murabito, tutti parte di una rete di collaborazione supportata dalla Direzione strategica aziendale e dalla direzione medica di presidio diretta da Anna Rita Mattaliano.