PALERMO – Il leader della Lega, Matteo Salvini, sbarca a Palermo per la presentazione, in vista delle comunali di domenica, della lista Prima l’Italia. Prima degli appuntamenti già programmati per il tardo pomeriggio, Salvini, si è recato intorno alle 17 al carcere di Pagliarelli per incontrare gli agenti penitenziari ed esprimere loro solidarietà per le aggressioni subite nell’esercizio del loro ruolo: “Totale solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria che, in tutta Italia, sono vittime di aggressioni e violenze”.
“Il governo deve abbassare le tasse alle imprese e solo così potrà aumentare gli stipendi ai lavoratori. E per far questo una cosa è imprescindibile: la pace. Le materie prime sono alle stelle, se continua la guerra per l’Italia sarà un disastro. Gli operai di Priolo per esempio sono una priorità – ha detto ancora -. Per ora le sanzioni danneggiano l’Italia non la Russia. Qui c’è il rischio che restino per strada migliaia di persone che lavorano alla raffineria”, ha detto il leader della Lega parlando del conflitto russo-ucraino all’incontro pubblico al Meeting Congressi “Alle Terrazze”, in viale Regina Elena all’Antico Stabilimento Balneare di Mondello.
Poi la stoccata sul reddito di cittadinanza. “Il reddito di cittadinanza è utile per poco tempo e per chi non può lavorare – ha aggiunto – altrimenti diventa strumento che crea lavoro nero. Avrei un elenco di imprenditori e commercianti che non riescono a trovare personale. E questa stagione turistica che si preannuncia ricchissima rischia di vedere operatori in difficoltà che lavorano di meno per carenza di personale. I soldi vanno dati a chi crea lavoro, impieghiamoli così”.
Entrando nel vivo sulle comunali di domenica prossima, ha continuato: “Se i palermitani sono contenti di una amministrazione che non è stata nemmeno capace di seppellire i morti voteranno il centrosinistra, altrimenti sceglieranno il cambiamento. Io comunque ho sensazioni positive e non vedo l’ora che arrivi domenica”. Salvini ha glissato sulla domanda di un giornalista che gli ha chiesto se non gli creasse imbarazzo che il candidato di centrodestra, Roberto Lagalla, da lui appoggiato, fosse sostenuto da Marcello Dell’Utri e Salvatore Cuffaro, entrambi condannati per rapporti con la mafia. In merito alle prossime elezioni regionali, infine, ha detto: “Decideranno i siciliani e da Roma non arriveranno diktat sulle candidature. Comunque ne parleremo dopo le comunali”.