CATANIA – Dal prossimo mese di settembre in StMicroelectronics verrà introdotto lo smartworking, il cosiddetto “lavoro agile”. La decisione è scaturita dalle assemblee dei lavoratori che si sono concluse stamattina, anche nel sito di Catania. Nello stabilimento etneo i dipendenti hanno condiviso l’ipotesi all’unanimità a partire da settembre prossimo, e comunque per il periodo post emergenziale.
L’accordo nazionale ribadisce i principi fondamentali di questa modalità di lavoro, a partire dalla volontarietà da parte del lavoratore, per le mansioni compatibili, per lo svolgimento durante la settimana di parte dell’attività lavorativa da remoto in modalità agile, nel rispetto del diritto di disconnessione. Soprattutto, in una logica di conciliazione vita-lavoro, l’accordo prevede anche la possibilità di aumentare le giornate in remoto, per lavoratrici e lavoratori in condizioni di fragilità o in presenza di figli sotto i 6 anni.
“Come Fim Cisl Catania – affermano Pietro Nicastro, segretario generale Fim Cisl Sicilia, e Francesco Rimi, componente segreteria Fim Cisl di Catania – manifestiamo soddisfazione per l’accordo raggiunto, dopo una trattativa caratterizzata da un confronto duro ma trasparente, da entrambi le parti, volta a raggiungere un accordo innovativo. Dal nostro punto di vista è un accordo fondamentale sia per attrarre nuovi giovani talenti sia per trattenere i dipendenti di alta professionalità, in un’ottica di maggiore coinvolgimento alla competitività, in un settore in pieno rilancio dello sviluppo industriale come quello dei semiconduttori per il quale l’unione europea ha previsto ingenti investimenti con il Chip Act, presentato a febbraio scorso per rendere il vecchio continente, nel settore, più competitivo tra i colossi asiatici e americani. L’accordo risponde inoltre a quelle importanti innovazioni che la Fim Cisl da tempo porta avanti per conciliare i tempi vita-lavoro delle persone, oltre alla formazione, e alla genitorialità”