“È stata massiccia, con l’80 per cento di vetture rientrate in rimessa, la partecipazione dei lavoratori di Amts Catania allo sciopero di oggi. La nostra soddisfazione è grande. Siamo ora pronti a proclamare subito una seconda giornata di protesta, se l’azienda non risponderà con proposte serie, accettabili, tangibili alle nostre ripetute segnalazioni su una situazione divenuta ormai insostenibile”. Lo scrivono le segreterie territoriali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro. Che puntualizzano: “Siamo consapevoli dei disagi provocati ai cittadini per l’iniziativa di oggi e ce ne rammarichiamo, ma le nostre rivendicazioni riguardano anche la qualità del servizio che Amts Catania Spa dovrebbe garantire agli utenti ma non fa”.
Nella nota inviata all’azienda, al prefetto, al Comune e alla Commissione di garanzia per annunciare lo sciopero, le organizzazioni di categoria avevano elencato i motivi del malessere diffuso tra il personale della partecipata cittadina: “Mancata definizione dell’accordo integrativo aziendale in materia di orario di lavoro, turni, modalità erogazione premio di risultato; carente organizzazione del reparto officina con esternalizzazione dei lavori di riparazione; improponibili turni di guida con l’obbligo di effettuare ore di straordinario e relative contestazioni per le smonte anticipate. E ancora buste-paga incomprensibili e spesso errate; numerosi episodi di comportamento antisindacale; mancata convocazione della Commissione orari e turni; estensione della reperibilità ad altri settori; carenze nella sicurezza degli ausiliari al traffico e del personale adibito alle officine, al movimento, alla verifica dei titoli di viaggio; avvisi di mobilità interaziendale tra società partecipate-avanzamenti e progressioni di carriera del personale interno; violazione dell’ accordo sul personale non idoneo”.