E’ in fase di completamento l’installazione di tredici telecamere di ultima generazione che si vanno ad aggiungere alle altrettante già attive, per stanare e sanzionare anche con la video sorveglianza gli irriducibili incivili della spazzatura gettata per strada in spregio a qualunque regola. L’occhio elettronico agirà con sempre maggiore ampiezza, secondo un piano messo a punto dall’assessorato all’Ecologia guidato da Andrea Barresi, che in pochi mesi prevede l’installazione, in collaborazione con le aziende appaltatici, di ben 150 strumenti di rilevazione delle condotte irregolari, irrogando le multe previste.
[fvplayer id=”82″]
Anche queste nuove telecamere di nuova installazione azioneranno il controllo video in collegamento con il reparto di tutela ambientale della Polizia Municipale e riguarderanno zone di tutta la città in cui sono sorte micro discariche, creando grave danno al contesto ambientale.
Nel mirino della video sorveglianza ambientale, ci saranno anche viale San Teodoro, via dei Salesiani, via Galatioto (Campo Scuola), via Pulacara, via del Crocifisso, via Barcellona, via Gambino, via del Potatore, via Pittoresca-Acireale, via Casagrandi, via Benedetto Croce, via Sgroppillo. Queste telecamere sono state acquistate coi fondi della democrazia partecipata, come scelta dei cittadini per impiegare le risorse previste dalla legge regionale per aumentare il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte decisionali.
“L’eccezionale lavoro della polizia locale sia nei controlli con appostamenti e tramite telecamere ci ha consentito di spiccare quasi sette mila multe in meno di sette mesi – ha detto l’assessore Barresi -. Un migliaio di questi incivili sono stati beccati con le telecamere, riprese video talvolta raccapriccianti per la vergognosa condotta di alcuni. Sappiano queste persone che i controlli video e quelli del personale della polizia municipale sono sempre in aumento e che la barbarie di gettare i propri rifiuti senza alcuna regola di rispetto del vivere civile, verrà sanzionato con ogni strumento che la legge consente, poiché è finito il tempo di considerare Catania una discarica”.