CATANIA – Domani alle 10.30, in viale Felice Fontana, nella corsia in direzione Ognina (quasi di fronte alla fermata Garibaldi della Metropolitana ancora in costruzione), alla presenza dell’assessore alle Manutenzioni Pippo Arcidiacono e dell’assessore alle politiche comunitarie Sergio Parisi, inizieranno i lavori di riqualificazione della circonvallazione. Gli interventi di messa in sicurezza, realizzati allo scopo di eliminare i tanti pericoli di un’arteria nevralgica per il traffico veicolare urbano e quello interurbano, saranno eseguiti senza interrompere il flusso viario. Nelle scorse settimane, l’esecuzione dei lavori è stata appaltata dall’Amministrazione comunale all’impresa C. & P. srl di Barcellona che ha offerto sul mercato elettronico un ribasso del 28,808% sull’importo a base d’asta di 3.019.547,18.
Il progetto di riqualificazione, redatto dagli uffici comunali delle manutenzioni retto da Salvo Leonardi, è finanziato nell’ambito dei fondi comunitari del Patto per lo Sviluppo di Catania, che poco più di un addietro è stato inserito dalla Giunta comunale nel Piano di rimodulazione dei fondi Ue, indispensabile atto di programmazione reso operativo dal Governo solo alla fine dello scorso anno. L’apertura del cantiere arriva a conclusione di un iter complesso, con l’inserimento del progetto di una totale messa in sicurezza della circonvallazione, sedici anni dopo gli ultimi lavori di riqualificazione sull’arteria, snodo del traffico veicolare, in gran parte proveniente dai comuni dell’area metropolitana, diretto a Catania e in uscita dal capoluogo.
Il progetto di riqualificazione dispone un miglioramento qualitativo dell’infrastruttura, attraverso l’esecuzione di opere di ripristino degli oltre otto chilometri dell’asse viario, da Monte Po a Ognina e viceversa, con due carreggiate a doppio senso di marcia, da rifare completamente per garantire maggiore sicurezza a pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti.
Tra gli interventi principali in programma nel cantiere della circonvallazione, il totale rifacimento del manto stradale ormai degradato in tutta la sua estensione; la sistemazione dei marciapiedi; il livellamento delle deformazioni sull’asfalto causati dall’invasione delle radici delle alberature; il rialzo di caditoie e botole e la sostituzione di guard-rail in larga parte semidistrutti.