E’ stato recapitato al prefetto, al sindaco e alla Procura un esposto/denuncia del sindacato della polizia di Catania “in merito alla consolidata e perdurante situazione generale che affligge la città in ordine alla sicurezza urbana. La carente e cronica diminuzione delle forze della polizia locale ha di fatto lasciato ampi spazi di manovra a mascalzoni e vandali che imperversano per la città compiendo azioni di sciacallaggio e di aggressione”.
Il Siap sottolinea che “molti comitati spontanei attraverso i social lanciano allarmi che sembrano ormai routine di piazza senza effetto alcuno tra gli amministratori pubblici. La creazione di spontanee zone franche nei quartieri del centro storico di individui che oppongono resistenze minacciose nei confronti di cittadini e delle stesse forze dell’ordine chiamate a intervenire non è tollerabile in alcun modo. La polizia vive una tragica insufficienza di forze in campo dovute ai mancati turnover e alla incapacità della città di dotare di unica struttura la questura catanese, che a oggi rimane frazionata con uno spreco di uomini che costringe la polizia stessa a privarsi di almeno 30 pattuglie e all’ormai passato ‘Piano di controllo del territorio”.
Per il sindacato “allo stato attuale il crescente abuso di alcool, unito a un incontrollato uso di aggressività da parte di giovani, nonché dello stato di abbandono generale per lo più di carattere amministrativo (vandalismo, abusivismo, accattonaggio, deposito di rifiuti indiscriminato, ecc), non consente al piano originario di sviluppare la stessa efficacia, pertanto potrebbe essere utile unire le forze disponibili in unica attività sul territorio catanese. Per questo è stato chiesto al prefetto di intervenire per ristabilire gli equilibri con le attuali forze di polizia a competenza generale. In ogni modo il Siap non può più sottacere che le attività di controllo ordinarie e straordinarie costringono gli operatori a elevate quote di lavoro straordinario e doppi turni a causa di una sempre più pressante attività di carattere urbano, abbassando lo standard di sicurezza degli stessi lavoratori. Rimane grave l’abbandono totale delle strutture della polizia che non consentono la pianificazione e il risparmio di uomini e mezzi”.