BOLOGNA – La guardia di finanza di Bologna ha concluso un controllo fiscale nei confronti di un uomo di origini siciliane domiciliato nel capoluogo felsineo, oggi collaboratore di giustizia, che ha svolto attività di procacciatore d’affari per conto di una nota società di scommesse on line omettendo di dichiarare i propri redditi in Italia.
Gli accertamenti hanno fatto emergere l’omessa dichiarazione di redditi per oltre 23 milioni di euro e Iva per oltre 5 milioni. Le somme, in particolare, corrispondono alle commissioni percepite negli anni dal 2016 al 2018 da un agente (cd. master) di un noto bookmaker maltese che ha operato in Sicilia, Calabria, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Marche.
L’attività ha preso le mosse dalle indagini di polizia giudiziaria condotte a Reggio Calabria, che avevano portato all’individuazione sul territorio nazionale della stabile organizzazione occulta del bookmaker estero, attivo nel settore della raccolta illegale di scommesse operate attraverso siti web “.com” gestiti da persone riconducibili a diverse organizzazioni mafiose. Il bookmaker estero, per la raccolta del gioco e delle scommesse non autorizzate, si era avvalso in Italia di una rete capillare di persone, coordinate da 28 master tra cui il siciliano controllato. In altri termini, si tratta di veri e propri intermediari che hanno operato, nelle rispettive aree di competenza, al fine di promuovere i siti di gioco della piattaforma maltese, ricevendo una remunerazione proporzionale alla raccolta illegale di scommesse.