PATERNO‘ (CATANIA) – Una bottega al centro di Paternò, numerosi terreni e vari rapporti finanziari, per un valore complessivo di 300mila euro, sono stati sequestrati dai carabinieri a Salvatore Assinnata, 49 anni, ritenuto affiliato al gruppo di Paternò della famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, all’interno del quale ricopriva incarichi di vertice impartendo ordini e direttive al figlio primogenito dal carcere di Asti nel quale era detenuto.
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Particolarmente significativo è il biasimo da parte di Assinnata al comportamento del figlio nel 2015, in occasione dei festeggiamenti per la Patrona, allorquando era stato fatto un doppio “inchino” con la statua di Santa Barbara sulle note de “Il Padrino”, dinnanzi all’abitazione della famiglia. Sul conto di Assinnata hanno riferito diversi collaboratori di giustizia, da Giuseppe Alleruzzo, a Santo La Causa a Mirko Presti.
Salvatore Assinnata è stato arrestato, l’ultima volta, nel marzo 2013 per estorsione aggravata per avere agevolato l’attività dell’associazione mafiosa di appartenenza ed è tornato in libertà lo scorso 10 giugno, dopo aver scontato 9 anni in carcere per associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata.