Tornano ad aumentare in Italia i casi di polmonite causata dal Covid che richiedono la ventilazione assistita e la responsabile è la più recente delle sottovarianti di omicron, BA.5: lo dice il presidente nazionale del Servizio sanitario di urgenza 118, Mario Balzanelli. “Ricominciamo a vedere cose che non vedevamo più: mentre le precedenti versioni di omicron risparmiavano le vie aeree inferiori, ora stiamo ricominciando a vedere polmoniti provocate dalla omicron BA.5, che riesce a raggiungere gli alveoli polmonari”. Si osservano “forme di polmonite virale che richiedono la ventilazione assistita”.
Balzanelli osserva inoltre che nei pronto soccorso “si cominciano a vedere desaturazioni, soprattutto nei pazienti oncologici ed ematologici, nonostante la quarta dose del vaccino”. In generale, aggiunge, “si stanno riempiendo i reparti di malattie infettive” e si rilevano anche sintomi gastrointestinali, che sono fra le modalità di espressione clinica del virus SarsCov2.
Sono quattro, secondo l’esperto, le caratteristiche della sottovariante Omicron BA.5 che “preoccupano”. La prima è la capacità di raggiungere gli alveoli polmonari e, di conseguenza, la capacità di provocare desaturazioni, polmoniti e insufficienza respiratoria. In secondo luogo, questa sottovariante “è completamente refrattaria alle alte temperature. Mentre nelle precedenti fasi della pandemia era diffusa la confortevole visione dell’estate come la stagione del sollievo, ora vediamo che non è così perché la circolazione virale è elevatissima e anche con temperature alte gli ospedali stanno ricominciando a riempirsi”.
La terza caratteristica è la “contagiosità incredibile”, se l’indice di contagio del ceppo originario del virus di Wuhan era 2,5, quello della Omicron raggiunge 17 e un grande punto interrogativo è che cosa potrà accadere in autunno, con l’arrivo del freddo. La quarta caratteristica di BA.5 è la capacità di eludere le difese immunitarie, considerando che “vediamo persone vaccinate con 4 dosi con febbre alta e tosse e vaccinati con 3 dosi con quadri fenomenologici importanti: è un virus che elude difese immunitarie sia dei vaccinati sia dei guariti”.
Alla luce di queste considerazioni, secondo Balzanelli, “le mascherine Ffp2 dovrebbero essere obbligatorie negli ambienti chiusi e in quelli sovraffollati”, bisognerebbe inoltre “ripristinare il distanziamento” e “rendere maggiormente disponibile l’utilizzo delle compresse antivirali, che stanno dando risposte importanti sulla progressione della malattia”.
Inoltre, secondo Balzanelli, nelle strutture di pronto soccorso vengono rilevate in questo periodo “moltissime persone positive al virus SarsCoV2 del tutto asintomatiche. Sono persone che arrivano per accompagnare minori o anziani, o per fare medicazioni, e che devono fare il tampone come previsto per chiunque arrivi in un pronto soccorso”. E’ un fenomeno, aggiunge, che si sta osservando “da alcune settimane” e sul quale “non sono ancora disponibili dati unitari”, ma che può essere considerato l’indice di una “circolazione virale elevatissima”.