CATANIA – “Piazza Europa continua a essere in uno stato di totale abbandono. Lo abbiamo verificato proprio durante la mattina di pulizia del 6 agosto e con il sopralluogo nelle ore notturne: i volontari hanno documentato come, dalla tarda sera in poi, la piazza diventi ostaggio di decine di motocicli che trasformano marciapiedi e vialetti in strade e la fontana in rotatoria”. Va avanti la battaglia di PuliAmoCatania, il movimento civico che cerca di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’ecologia, “visto il degrado figlio dell’inadeguato servizio pubblico e della scarsa o inesistente coscienza ambientale di molti”.
Con l’aiuto di trenta volontari sabato scorso ha messo in piedi una mattina di pulizia di piazza Europa, valsa venticinque sacchi di rifiuti, e ora ha inviato un esposto al prefetto, al questore e al Comune di Catania, firmato dai quattro fondatori del movimento, con cui si chiede l’istituzione urgente di un presidio di polizia. “Il motivo? Per ore i mezzi circolano sulla piazza semibuia in modo ciclico e continuo, con un movimento che somiglia a un rito, apparentemente insensato, il cui fine meriterebbe, invece, un approfondimento da parte delle autorità di pubblica sicurezza”, spiega Stefano Lo Cicero Vaina, portavoce di PuliAmoCatania. “Non solo, le centinaia di giovani che popolano la piazza rischiano, a ogni passo, di essere investiti. Ma c’è molto altro: urla, schiamazzi, il frequente sparo di fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte e il lancio di bottiglie di spumante nella fontana violano la quiete dei residenti e alimentano il degrado dell’intera area. Il danno riguarda anche tutti gli altri cittadini che vorrebbero godere di un bene comune, qual è piazza Europa, e invece sono costretti a rinunciare”.
Così è scattata la denuncia: “Se non dovessimo avere una risposta provvederemo con un ulteriore esposto anche per omissione di atti d’ufficio”, spiega Massimo Ferrante, avvocato penalista, tra i fondatori del movimento civico. Per affrontare il “caso piazza Europa”, PuliAmoCatania ha coinvolto anche i residenti della zona e non solo (visto che la piazza è un bene che appartiene all’intera città): i volontari hanno distribuito, porta a porta, un volantino con un esposto prestampato rivolto al prefetto, al questore e al Comune di Catania nel quale ciascun cittadino “denuncia lo status quo e chiede l’istituzione di un presidio fisso di polizia. Una volta firmato l’esposto, i cittadini devono inviarlo via email alle autorità”.