Banda di topi d’auto a Capaci, nel palermitano. La denuncia arriva dal sindaco Pietro Puccio. Il primo cittadino ha raccolto le testimonianze di alcuni residenti, vittime e non dei furti, ed è riuscito anche a fornire un qualche modo un “identikit”. “Da diverse segnalazioni pervenute – sostiene -, pare che solitamente entrino in azione 5-6 persone, che si spostano velocemente a bordo di 2 o 3 motociclette di colore bianco e nero.
Arrivano sulle vie o sui piazzali meno trafficati dove posteggiano le auto appena rubate e subito dopo si dileguano con le moto, per poi in un secondo momento fare sparire le auto o riconsegnarle ai loro legittimi proprietari con il metodo del cosiddetto ‘cavallo di ritorno’, cioè con la richiesta di una somma di denaro proporzionata al valore dell’auto. L’ultimo furto, l’ennesimo di una lunga catena, sarebbe avvenuto appena qualche giorno fa”.
“Invitiamo tutti i cittadini – aggiunge Puccio – a collaborare con le forze dell’ordine, ad essere vigili ed attenti e a non accettare di pagare il ‘riscatto’ per l’auto rubata, perché in tal modo contribuiscono a far proliferare il fenomeno e si rendono anche complici dei malviventi, commettendo un reato per cui potrebbero poi essere penalmente perseguibili. In casi del genere bisogna chiamare tempestivamente i carabinieri, a qualsiasi ora, anche per segnalare subito fatti, episodi, circostanze, presenze sospette in quei luoghi, dettagli che possono aiutare gli investigatori per le loro indagini volte ad individuare i responsabili”.