CATANIA – “Che pena continuare ad assistere al vecchio, trito e ritrito espediente di voler sembrare ‘bambini cattivelli’ offendendo ‘i più grandi’, da parte di artisti che temono di non valere abbastanza da affermarsi con la propria arte”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo che sul profilo Instagram del cantante Frah Quintale (in concerto alla Villa di Bellini di Catania domenica scorsa) è stato postato un fotomontaggio in cui appaiono poliziotti in servizio con volti di maiali.
“Eppure il giovane Frah Quintale – aggiunge Mazzetti – non ha imparato nulla da chi prima di lui ha fatto ricorso a simili espedienti, tanto ridicoli quanto inutili e, anzi, addirittura dannosi. Una per tutte la famosa Gianna Nannini che fece esattamente ciò che ha fatto lui, salvo comparire in video pochi giorni dopo per scusarsi. Ora Frah potrebbe continuare a seguire le orme della celebre artista scusandosi anche lui, perché ormai l’obsoleta ‘comparsata’ del finto rivoluzionario che se la prende con gli sbirri è davvero insopportabile, banale quanto superficiale”.
“La sicurezza, piuttosto – sottolinea il Fsp – è una cosa molto seria. La sicurezza di Frah Quintale e di tutti gli altri cittadini è affidata ai sacrifici di queste persone sempre buone per essere denigrate da delinquenti, o perditempo di ogni risma, o artisti che vogliono sembrare belli e dannati. Frah Quintale dovrebbe pensare un attimo di più alla responsabilità che ci si assume davanti a un pubblico, specialmente se si tratta di giovani, e riflettere su quale errore sia cercare un titolo di giornale con un gesto così orrendo contro migliaia di donne e uomini che lavorano onestamente e rappresentano lo Stato di cui anche lui fa parte. Donne e uomini che, si rassegni Frah, nel gradimento degli italiani vengono molto molto prima di lui”.