PALERMO – L’Ascoli espugna il Barbera e fa cadere l’imbattibilità del Palermo, un anno, cinque mesi e venti giorni dopo. Da 31 giornate che i rosanero non perdevano davanti il proprio pubblico, l’Ascoli ieri sera ha vinto 3-2 al termine di un match ricco di emozioni. Al Palermo è mancata la determinazione di voler vincere una partita che comunque sembrava alla portata della formazione di Corini (foto Palermo Fc) ma così non è stato.
Un super Gondo ha travolto i rosa e in particolare una difesa da rivedere. Dopo una prima fase di equilibrio, i bianconeri marchigiani trovano la rete del vantaggio grazie a Gondo che approfitta del pasticcio della difesa rosanero: Nedelcearu buca il pallone e il centravanti bianconero da due passi non può sbagliare. 0-1. Il Palermo però non si abbatte e trova il pari: dagli sviluppi di calcio d’angolo Nedelcearu spizza lievemente e Brunori di testa, a pochi passi da Leali fa 1-1.
La partita regala emozioni e così prima della fine del primo tempo. Arriva il nuovo vantaggio Ascoli sempre con Gondo che approfitta delle indecisioni di Crivello e Nedelcearu e confeziona un gran cucchiaio che fredda Pigliacelli, 1-2. Il secondo tempo inizia ancora peggio. arriva la tripletta di Gondo con un diagonale che non lascia scampo a Pigliagelli. Corini mette dentro pedine nuove: spazio a Stulac, di Mariano e Segre e proprio quest’ultimo confeziona di testa il gol della speranza: è 2-3. Il Palermo spinto dai 22mila del Barbera però non riesce più a creare occasioni, anzi è l’Ascoli che sfiora addirittura il poker. Una sconfitta che deve far riflettere ed aprirà a nuovi scenari di mercato prima della chiusura della sessione estiva.