CATANIA – ‘Un intervento delle autorità politiche presenti sul territorio, in particolar modo del prefetto, per far sì che la città metropolitana di Catania abbia un servizio di soccorso pubblico efficace ed efficiente, che garantisca la sicurezza della popolazione sull’intero territorio 24 ore su 24 e non resti affidato solo al caso o alla fortuna’. A chiederlo, in rappresentanza dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Catania, sono le organizzazioni sindacali di categoria Fns Cisl, Co.Na.Co, Uilpa e Fp Cgil in una nota in merito all’esplosione in cui sono rimasti feriti quattro vigili del fuoco.
“Un intervento per fuga di gas – scrivono – ci riporta indietro negli anni; ancora il ricordo della sera del 20 marzo 2018 è vivo e basta poco per farlo riemergere, Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, due colleghi che sono sempre nei nostri cuori”. Questa volta è andata diversamente, non ci sono vittime ma solo feriti “grazie alla preparazione dei colleghi che con grande professionalità sono riusciti ad evitare il peggio – dicono -. Il fato ha voluto che in quel momento la squadra del distaccamento Nord fosse l’unica disponibile… ma cosa sarebbe successo se come accade spesso non c’era la possibilità di inviare nessuno?”.
I sindacati parlano di una “situazione peggiorata” dall’8 luglio scorso, di “sempre meno personale in servizio le Comando provinciale etneo, sempre con le stesse persone che si avvicendano in turni estenuanti”, di “mezzi di soccorso usurati che spesso richiedono molto tempo per le riparazioni e rimangono fermi nelle officine riducendo o addirittura dimezzando la disponibilità per l’utilizzo”.