PALERMO – La faccia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa con la scritta “Scusate, me figghia è na niagghia” (“Scusate, mia figlia è una nullità”) riferito alla figlia Rita candidata con Forza Italia. Il candidato alla presidenza della Regione siciliana Renato Schifani, a giudizio per rivelazione di segreti d’ufficio e concorso in associazione a delinquere, rinominato “Scaglione” come avevano fatto gli inquirenti che indagavano sul sistema Montante. A dieci giorni dalle elezioni nazionali e regionali tornano per le strade di Palermo i manifesti provocatori contro i candidati del centrodestra del collettivo artistico Offline, che già avevano affisso manifesti “Forza Mafia” e “Democrazia Collusa” per le scorse comunali palermitane.
C’è Dalla Chiesa sui manifesti contro Fi
La provocazione del collettivo Offline a Palermo