“Cacciata dalla Polizia per aver difeso la Costituzione e la libertà degli italiani”. Nunzia Schilirò, ex vice questore no-green pass catanese, annuncia così sul suo profilo Facebook di essere stata licenziata. E attacca: “Il 28 settembre 2022 è stato decretato che i dirigenti di Polizia sono schiavi del governo di turno”. La poliziotta ‘ribelle’, dal palco della manifestazione in piazza San Giovanni lo scorso anno si era schierata contro il green pass e l’obbligo vaccinale e, per quello, pochi giorni dopo era stato sospesa. Una vicenda che aveva suscitato clamore, ma anche un certo seguito sui social, in particolare sul suo canale Telegram.[fvplayer id=”208″]
Si è poi candidata alle elezioni di domenica scorsa, con Italexit, il partito di Gianluigi Paragone, che però è rimasto fuori dal Parlamento. “Da ieri, probabilmente dopo che avevano fatto i conteggi delle elezioni e si erano assicurati che avessimo perso, mi è arrivata la destituzione”, spiega ora lei in un video: “Sono stata quindi licenziata per quello che ho detto sul palco e per la recidiva, per aver continuato a esprimere le mie idee. E’ il primo caso di licenziamento della storia per aver esercitato l’articolo 21”, sorride amara.
Poi attacca: “I poliziotti del G8 sono tutti in servizio”. La vicequestore era stata sospesa dal Dipartimento il 10 ottobre dell’anno scorso, senza stipendio, per le dichiarazioni fatte sul palco di San Giovanni: “Sono qui per dissentire con il lasciapassare verde che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione. Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde”. Affermazioni “gravissime” le aveva definite la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, che ha seguito personalmente la vicenda con il capo della Polizia Lamberto Giannini.
Poche settimane dopo la sua uscita sul palco, aveva anche preso il Covid, con “febbre alta, mal di testa, stanchezza, tosse”, come aveva annunciato, prevenendo strumentalizzazioni. Schilirò è rimasta sospesa dalla Polizia per quasi un anno, sottoposta a diversi procedimenti disciplinari, al quinto – come dice lei stessa – destituita. “Licenziata per le mie dichiarazioni – ribadisce oggi – per quelle sul palco e per tutte le mie successive. Quelle, per esempio, in difesa dei portuali di Trieste, aggrediti a colpi di idrante, quando stavano seduti a terra, con il rosario in mano”.
“I condannati per il G8 di Genova in servizio e, in certi casi, addirittura promossi, e io licenziata” aggiunge la ex vicequestore chiedendosi “quanti avranno il coraggio di dare questa notizia e quanti si ricorderanno di avermi offerto un lavoro e della mia risposta: ‘Fatemela quando mi avranno licenziato’. Per ora – conclude – devo combattere”.